Catapultati per sbaglio ad Hoi An in una notte di luna piena,
facendo un balzo nel tempo di qualche centinaio d’anni.
Non era calcolato. È stato un puro caso… in fondo come già vi avevo detto, neanche ci volevo andare!
Fatto sta che dopo la mattinata descritta nel articolo sulla giornata ad Hoi Han, un po’ di ore in piscina per riprendersi dal caldo, il giro in centro nel pomeriggio per un po’ di shopping, torniamo in centro anche la sera per cena. E si, sono lunghe le giornate in vacanza con me… incredibilmente lunghe!

Una via di Hoi An illuminata dalle lanterne. Hoi An di notte è bella sempre e comunque!
Ci siamo accorti subito che qualcosa era cambiato. Ogni hotel, negozio, bottega e abitazione aveva davanti alla porta un piccolo tavolo con sopra incensi che bruciavano e offerte alimentari e non.

Un piccolo altare con le offerte di fronte ad un negozio.
Chi non aveva un posto dove mettere le proprie offerte (come le signore che vendono cibi di strada e hanno solo le ceste appese al bilanciere) lanciava intorno a se sali colorati e fiori, creando dei grandi cerchi colorati sull’asfalto e sui marciapiedi. Il mistero si infittisce… che succede?
Entriamo nella città vecchia, ci sono tantissime persone, sia turisti che vietnamiti ma l’atmosfera è diversa da quella della sera precedente. Che cosa sta succedendo?

Lanterne di un ristorante ad Hoi An.

Ammirando la luna piena ad Hoi An.
Tutto sembra più buio, ed in effetti è più buio, perché l’illuminazione pubblica è spenta, sono accese solo le lanterne e camminare diventa difficile perché a terra non vedi nulla e comunque sei inglobato nella folla, se c’è una buca lo scopri solo quando ormai ci sei finito dentro.
Sui marciapiedi è pieno di fuochi, ragazze sedute a terra bruciano fogli colorati e ogni tanto ci sono delle finte banconote abbandonate a terra. Ma in quale strana ricorrenza siamo finiti?
Scopriremo poi che nei piccoli fuochi si bruciano fogli colorati e finte banconote da 100$ per accattivarsi la buona fortuna e la prosperità.

Ragazza che brucia fogli colorati in un piccolo braciere per le vie di Hoi An.
Ce lo svela una giovane venditrice di lanterne che mi preleva dal mucchio vedendomi interessata e perplessa, e senza traccia di contrattazione (colpa mia, ero in confusione) accettiamo di acquistare 2 lanterne di carta 100000 dong (4euro circa!). Ancora non abbiamo capito ma lei finalmente ce lo spiega: è la festa della luna piena, anche detta festa delle lanterne. Si festeggia al quattordicesimo giorno del mese lunare ed in questa occasione si spengono le luci elettriche (il più possibile) e la città diventa pedonale, tutto per godersi appieno la luce della luna piena che lentamente si alza riflettendosi sul fiume.
Le strade sono un tripudio di musica, danze e giochi locali a cui partecipano anche i divertiti turisti, che tra le risate generali si trovano ad esempio a dover fare un percorso bendati, guidati da una folla che grida indicazioni in lingua vietnamita per arrivare a suonare un colpo su un grande tamburo!
E quante coppie di sposi… evidentemente sposarsi con la luna piena deve portare bene perché ce n’erano tantissimi!

Coppia di Sposi ad Hoi An.
La feste della luna piena è l’occasione per onorare gli antenati, bruciando incenso e offrendo frutta, fiori e candele. Il popolo vietnamita è molto legato agli antenati e ci è successo più volte che ci chiedessero se anche noi avevamo l’usanza di pregare e bruciare incenso per i nostri avi. * (alla fine seguirà piccola nota su uno dei tanti motivi per cui la guerra americana è andata come è andata… un po’ è storia, un po’ è quello che ne penso io.)
L’usanza per le coppie è di mettere in acqua lanterne di carta colorata a forma di loto, con all’interno una candelina. E’ un augurio di felicità, fortuna e amore e non si può non farlo!

Lanterne di carta sul fiume ad Hoi An.

Le nostre lanterne.
Il fiume ad un certo punto diventa un tripudio di lucine tremolanti, difficili da fotografare e altrettanto difficili da dimenticare!

Il ponte giapponese di Hoi An.
E’ possibile anche navigare con un sampan in mezzo alle candele accese insieme ai pittoreschi personaggi che li guidano.

I sampan pronti a portarti nel fiume tra le lanterne.
Per me è stata un’emozione stupenda, nonostante la ressa e le continue richieste di acquistare lanterne c’è talmente tanta magia in questo avvenimento che difficilmente riuscirete a non rimanerne colpiti.
Una città assolutamente incredibile di giorno, assolutamente indimenticabile in un’occasione come questa.

Giovane venditrice di lanterne.

Anziana venditrice di lanterne.

Bambino che accende la sua lanterna.
Nella luce morbida delle candele anche i tratti spigolosi degli anziani, quelli che hanno visto tante guerre, diventano più morbidi, ed esce l’anima vera e antica di questa stupenda città.
L’ho già detto che mi è tanto piaciuta?
E poi c’è un’altra cosa di cui ancora non ho parlato: la superba cucina vietnamita diventa stellare ad Hoi An! In uno dei tanti locali vista fiume potrete mangiare i più incredibili manicaretti in versione Hoi An, che per l’occasione della festa della luna piena diventano in versione vegetariana. Non sapendolo ho ordinato comunque carne, niente paura, si trova lo stesso!
A questo link trovi l’itinerario completo del mio viaggio in Vietnam.

Noi, pancia piena e occhi sognanti!
Ultima nota sui prezzi:
le lanterne costano un dollaro l’una, noi l’abbiamo pagata un po’ di più perché la ragazza ci ha colti di sorpresa, ma si è sentita talmente in colpa che ci ha fatto il trattamento lusso: ci ha fotografato, ci ha accompagnato, fatto luce per camminare, ha avvisato gli altri che le avevamo già prese in modo che ci lasciassero stare… questo è lo spirito vietnamita: non ce la fanno a fregarti, poi ci restano più male di te e cercano di rimediare! Li adoro.
*Ecco la nota sugli usi e costumi vietnamiti e su uno dei motivi per cui con gli americani non sono mai andati daccordo, neanche quando erano alleati.
Uno degli affronti che gli americani hanno fatto al popolo vietnamita durante il tempo “dell’alleanza” con il Vietnam del Sud è stato quello di chiedere di eliminare le tombe degli avi dai campi coltivati, in modo da non avere problemi ad usare macchinari agricoli pesanti. In questo modo hanno dimostrato di non aver fatto nessuno sforzo per capire il Vietnam, non dando importanza ad una delle basi fondamentali della loro cultura. Gli antenati devono stare in un luogo stabilito dal Feng Shui e per non portare sfortuna alla famiglia hanno una specifica posizione rispetto al sole. I funerali durano circa tre anni. Esatto, tre anni. Maggiori informazioni le trovate qui, sono le stesse cose che la nostra guida ci ha raccontato.
Se solo si fossero sforzati di capire la loro cultura, o magari anche solo di studiarsi la loro storia, probabilmente tutto sarebbe andato in modo diverso. Magari la guerra non ci sarebbe stata, magari non sarebbe stata così cruenta, magari non avrebbe rovinato intere generazioni di americani e di vietnamiti. Magari…
1 commento