In gara con le cugine isole Perhentian per bellezza e atmosfera selvaggia, sono una meta ideale per agosto
In questi giorni in cui mi è venuta tanta tanta voglia di mare e in cui più di qualcuno mi ha chiesto informazioni sulla Malesia, come non parlare di Redang?
Il mare più bello, più caldo e più limpido che abbia mai visto!
Dove si trova Redang
L’isola di Redang, che in lingua Malay si chiama Pulau Redang, si trova al largo della costa orientale della Malesia, ed è la più grande dell’arcipelago di nove isole del parco marino nello stato del Terengganu.
Quando andare a Redang
Uno dei motivi che mi ha spinto qui è che la stagione migliore per visitarla va da marzo ad ottobre, quindi è una meta ideale per chi cerca mari tropicali ma può permettersi lunghi viaggi solo in agosto.
Certo non è semplicissima da raggiungere, ma ogni sforzo ne vale la pena.
Come arrivare a Redang
È possibile arrivarci via nave dal porto di Merang vicino a Kuala Terengganu, capitale dell’omonimo stato, a sua volta raggiungibile facilmente con i voli dai principali aeroporti malesi e limitrofi.
Se posso spezzare una lancia a favore del piccolissimo aeroporto di Kuala Terengganu, posso dire che è uno dei più efficienti aeroporti che abbia mai visto! Siamo scesi dall’aereo ed in pochi minuti eravamo fuori con le valigie che erano sul nastro già prima che le raggiungessimo. Non abbiamo incontrato nessuno, l’aeroporto era vuoto, tranne per lo sportello dove si acquista il ticket per il trasporto in taxi per il porto (mezzora circa di viaggio) che ha il prezzo basso e fisso, quindi niente fregature!
Lo spostamento in nave viene gestito direttamente dall’hotel e solitamente è incluso nel prezzo della camera, in quanto le sistemazioni sono poche e conviene avere già prenotato i pernottamenti altrimenti non si trova posto per dormire in agosto.
In alternativa è possibile raggiungere l’isola direttamente e in teoria più comodamente in aereo con la compagnia Berjaya che al tempo in cui sono stata a Redang (2013) era l’unica che volava su questo aeroporto e quindi faceva un volo al giorno e ad alto prezzo. Attualmente non trovo voli neanche con la Berjaya su Redang… temo li abbiano sospesi, ma se vi interessa provate a verificare.
Del mio ritorno in aereo da Redang a Singapore ve ne parlo in questo articolo sui ricordi più belli del mio viaggio in Malesia. E’ la prova che in vacanza con me non ci si annoia mai.
I resort di Redang
Arrivati nella splendida isola (dopo il cambio di barca al volo in mezzo al mare perché la chiatta che parte dal porto è una, poi strada facendo ci si divide per le diverse spiagge) e messi i piedi nella meravigliosa sabbia bianca borotalco arriviamo alla reception. Ci viene assegnata una stanza nella parte vecchia del villaggio.
Dovete sapere che spesso in Malesia lo stesso villaggio o hotel ha una parte nuova costruita da pochi anni e di solito molto moderna ed attrezzata ed una parte vecchia che invece ha parecchi anni in più e viene utilizzata soprattutto per i clienti di origine asiatica, che non sono molto esigenti e soprattutto non si lamentano mai. Per questo non ci capirete nulla delle recensioni di Tripadvisor, perché ci saranno persone super-entusiaste e altre che avranno trovato stanze terribili, ma sempre nello stesso hotel.

Arrivo alla spiaggia di Redang.
La stanza era un vero tugurio, sporca, piena di polvere, con la cassaforte rotta, l’aria condizionata che non funzionava e un bagno veramente da incubo. Veramente. Non sono una tanto schizzinosa, mi adatto abbastanza ma quel posto era veramente terribile…
Andiamo a chiedere se ci cambiano stanza ma non ce ne sono altre di libere. Battiamo a tappeto tutti gli hotel della spiaggia, nessuno aveva niente di libero.
Ci rassegniamo. Passiamo più tempo possibile fuori di lì e il resto compensa tutto.
Il secondo giorno (dopo essermi svegliata piena di punture di pulce sulle gambe) torniamo in reception e ci dicono che forse c’è una stanza. Dalle difficoltà di comunicazioni (i malesi parlano inglese peggio di me) capiamo che la stanza però è prenotata ma ce la fanno vedere lo stesso.
Da qui nasce l’usanza in casa mia per cui quando sono molto arrabbiata il mio ragazzo mi insegue scuotendo l’indice sollevato urlando “Why? Why?!” così come io inseguivo la receptionist gridando.
Scusate, sono ancora imbarazzata.
Fatto sta che chi l’aveva prenotata non è arrivato e noi abbiamo avuto la nostra stupenda stanza!
L’hotel si è preso oltre al pagamento della nostra vecchia stanza, il pagamento della persona che non ha fatto il check-in e poi pure un supplemento da noi, anche se gli altri che alloggiavano lì avevano pagato come noi in origine, ma avrei pagato qualsiasi cifra pur di non stare un’altra ora nel tugurio!
Inoltre quando siamo tornati a prendere le valige abbiamo trovato che i gentili cinesi che occupavano la stanza di fianco alla nostra avevano allagato tutto ed un fiume d’acqua scendeva dalle scale… probabilmente avevano tappato lo scarico della doccia (cioè il buco per terra al centro del bagno) e l’acqua ha riempito la stanza, per poi fare l’onda quando hanno aperto la porta. Noi siamo scappati a gambe levate, che non si pensasse che la bionda che urlava quella mattina avesse allagato la palazzina apposta!!!
Cosa fare a Redang
Redang è davvero un posto stupendo, con le sue acque cristalline, la sabbia bianca, i pesci, talmente tanti che li puoi guardare direttamente senza maschera solo passeggiando.

I fondali di Redang.
E poi le tartarughe, i piccoli squali pinna nera (innoqui), i varani, che escono dalle frasche quando meno te lo aspetti e ti fanno prendere un colpo (innoqui si, ma grossi e dall’aspetto minaccioso anche!).
E poi quella prima notte a Redang, quella luna gigante che mi ha tolto il fiato e la parola… ve ne parlo sempre nell’articolo dei più bei ricordi di Redang.
Insomma.. lasciamo che siano le foto a parlare!

Snorkeling a Redang. Giubbottino obbligatorio se si esce con la barca del resort!

Avete mai visto quei grandi gruppi di pesci che si muovono come un’unità e creano forme attorno alle persone?

Eccoli qui, un muro di pesci che quasi non ci si vede attraverso!

Un selfie con il muro di pesci!

L’anemone con i pesci pagliaccio!

Tartarugando…
L’intrattenimento: non preoccupatevi se in camera non avete la tv e se la vita notturna è praticamente inesistente. Redang offre molte forme di intrattenimento oltre al mare stupendo.
Mi riferisco ai tanti turisti asiatici (non specifico per non offendere nessuno, in realtà giuro che non voglio essere offensiva, li ho adorati!) che hanno dei comportamenti spesso molto divertenti e che hanno costretto i proprietari dei villaggi a mettere dappertutto cartelli con messaggi criptici, tipo:
- Non entrare al ristorante con addosso l’attrezzatura da snorkeling (montagna di giubbottini di salvataggio e maschere di fianco al ristorante)
- Non entrare in piscina con i jeans
- La mia preferita: non camminare per i sentieri con le pinne
E tante altre… vi assicuro che se c’è stato il bisogno di scriverlo è perché è effettivamente successo.
L’appuntamento bigiornaliero con la lezione di snorkeling era sempre da non perdere.
Un malese che in singlish insegnava ad usare il tubo e la maschera a persone che non sapevano nemmeno nuotare. Meglio di un film di Ben Stiller.
E i divertenti costumi da bagno manica lunga e pantalone lungo che indossavano da colazione a cena (forse anche per dormire) che ci hanno costretto a rinominare la nostra vacanza in “La vacanza con i Power Rangers”.

Famiglia di Power Rangers.

L’invito al Barbeque diceva: abbigliamento casual. La tutina non è ignifuga, sappiatelo.
E ricordatevi che la Malesia è un paese islamico. Vedere donne fare immersioni subacquee con velo e gonna lunga… é strano!

Pronti per l’immersione!
Ma sono tutti assolutamente tolleranti con i turisti, basta mostrare rispetto e nessuno si sognerà di mettervi in difficoltà.
E le Perhentian?
Adesso devo svelare la verità: Redang non era la mia meta… Avrei voluto andare alle vicine isole Perhentian ma gli hotel erano super affollati e non ho trovato posto!
Ma ci sono andata in barca in giornata e anche le Perhentian non mi hanno deluso!
E di strada tra Redang e le Perhentian c’è la meravigliosa Pulau Lang Tengah, in cui si può fare tappa per un bagnetto e per riposarsi un po’ dal tragitto in barca.