Riconoscersi nell’anima di un luogo.
Sarà successo anche a voi di raggiungere un luogo in cui non siete mai stati e di trovarvi improvvisamente con la sensazione di conoscerlo, di sapere esattamente cosa fare e come muovervi. Ci sono posti che abbiamo già dentro e ci troviamo a riconoscerli come quando trovi una lettera che hai scritto molto tempo prima e leggendola riconosci quella persona come un te stesso diverso nel tempo e nello spazio, quasi un estraneo, con pensieri che ti sorprendono ma con cui provi un’immediata empatia, un immediato affetto.
A me è successo diverse volte. Non lo so se può essere perché in realtà siamo anime antiche che hanno vissuto diverse vite e sono stata un granello di sabbia su una spiaggia in Indonesia, un pesce gatto in un cenote in Messico, un pipistrello in una grotta per meditazione in Sri Lanka… O forse è l’energia che emana un determinato luogo, a volte religiosa, a volte semplicemente mistica, la potenza del legame con l’ambiente che ti circonda diventa palpabile, la tensione emotiva così forte che non riesci a parlare.
E la cosa buffa è che qualche volta il posto ti ricambia. Si.. intendo proprio questo!
Mi è successo in Indonesia, appena messo piede a Gili Trawangan o come la chiamano Gili Trallalà, che rende già l’idea dell’indole del posto! Scendo dalla barca che ci ha portato li da Bali, faccio i due passi che separano la spiaggia dalla “strada” in terra battuta che percorre tutto il perimetro dell’isola e mi trovo davanti un ambiente totalmente inaspettato nonostante avessi visto foto e letto guide e racconti di viaggio. Non ci sono mezzi a motore per spostarsi via terra su quest’isola, solo biciclette e cidomo, carretti trainati da piccoli cavalli che trasportano merci e persone.

Cidomo a Gili Trawangan
La gente cammina tranquilla tra gli accattivanti locali e i pochi negozi. C’è qualcosa di strano. Tutti sorridono. Tutti. E mi rendo conto che anche io sto sorridendo. E quel sorriso non me lo tolgo più dalla faccia per tutto il tempo che resteremo li! Mi sento a casa, sono felice. Sono dall’altra parte del mondo e sento la famigliarità di casa, come se li ci fossi cresciuta e fossi tornata ora in visita! Anche ora ripensandoci mi salgono le lacrime agli occhi per la nostalgia. E l’isola sembra ricambiare. Troviamo subito l’albergo, una struttura semplice ma pulita con un’enorme stanza e un grazioso giardino dove si può far colazione guardando il mare. Niente TV e internet che funziona malissimo. Sono felice. Andiamo a mangiare nel primo posto che incontriamo e mentre aspettiamo affamati il nostro pranzo arriva un altro regalo.
La radio suona una canzone che non avevo mai sentito ma di cui mi innamoro all’istante:
Maximo Park – The Coast Is Always Changing – YouTube
sembra fatta per quel momento e da allora quando sono triste e penso a quanto vorrei essere da un altra parte la metto e sono immediatamente li con i piedi nella sabbia calda, una birra e un sorriso ebete stampato in faccia!!!
Dopo il pranzo andiamo a fare una passeggiata e camminando sulla spiaggia vedo qualcosa di azzurro sulla sabbia. Lo raccolgo e vedo che è una biglia di vetro levigata dal mare, spezzata esattamente a metà. Sul taglio intravedo la spirale colorata all’interno. La porto con me e appena tornata a casa la monto su un supporto per cabochon (una base piatta per bigiotteria) e la metto al collo con una collana d’argento. È uno dei miei gioielli più preziosi, è insostituibile ed è un regalo del mare. E quando la guardo al mio collo vedo un pezzettino di quel mare azzurro e di quello spirito che ho scoperto in quel luogo. Serve aggiungere altro per spiegare il concetto?!!

La collana costruita con la biglia di vetro che ho trovato in spiaggia Gili Trawangan.
Ci sono stati tanti momenti indimenticabili in quella permanenza e mi salta alla memoria il momento in cui siamo andati via, prese le valige abbiamo fatto qualche centinaio di metri fino al molo per caricarle in barca. Le persone che ci vedevano passare con le valige e l’aria un po’ triste hanno cominciato ad uscire dai locali e dai negozi per salutarci e augurarci buon viaggio e chiederci quale era la nostra prossima tappa. Giuro.. non avevamo fatto amicizia con nessuno, siamo stati tutto il tempo tra noi quindi è stato davvero strano e particolare.. perfino lo spacciatore da cui non abbiamo mai voluto nulla ma che ogni sera ci fermava per saltarci e chiedere se ci serviva qualcosa è venuto a darci una pacca sulla spalla prima di vederci partire!!!
Quando un posto è speciale lo dimostra fino alla fine!
Un luogo non e’ mai solo ‘quel’ luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi.
In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati.
(Antonio Tabucchi)
Ecco dove si trova Gili Trawangan (Lombok):