Come organizzare un viaggio in Sri Lanka, tra templi e mare
In questo articolo vi presento lo Sri Lanka, noto anche come Ceylon (esatto, quello del tè!) e spesso indicato anche come “la lacrima dell’India”. L’itinerario di cui vi parlerò è ideale per il mese di agosto, ma aggiungo anche la variante per prolungare il percorso verso il sud dell’isola che in agosto è sconsigliato perché piovoso.
Ovviamente ve lo racconto a modo mio, quindi comincio dalla fine!
AVVERTENZE PER CHI VIAGGIA IN SRI LANKA:
ABBIGLIAMENTO: Lo Sri Lanka è un paese a maggioranza buddista. Non è un paese islamico ma le regole sull’abbigliamento sono simili: se accedete ai templi dovete avere le spalle coperte e anche le gambe non devono essere troppo scoperte. I buddisti non sono particolarmente amanti dei leggins, potrebbero chiedervi di coprirli con un sarong.
(Questa è l’occasione giusta per comprarne almeno un paio, come ho fatto io!)
CAMMINARE SCALZI NEI TEMPLI: I templi sono luogo sacro e spesso lo è anche tutto quello che li circonda. Quindi, se volete avvicinarvi, vi toccherà togliervi le scarpe e proseguire senza! Il consiglio che posso darvi è di portarvi dei calzini con cui camminare, per due motivi:
- terra e pietra a mezzogiorno sono roventi, vi scotterete le piante dei piedi;
- lo Sri Lanka è uno dei paesi con la maggiore biodiversità del mondo. Lo premetto perché voi non avete idea del tipo di animale che potreste andare a pestare!
Munitevi comunque di salviettine umide per pulirvi i piedi prima di rimettere le scarpe perché non troverete fonti d’acqua.
Ho visto cose che voi umani… : ho visto gente camminare nei templi con ai piedi le cuffie trasparenti da doccia dell’hotel.
Ho camminato su cose che voi umani…: io quei famosi calzini in più non me li sono portati. E ho camminato su distese e distese di cimici. Mi corre un brivido lungo la schiena. L’ho fatto. Non puzzano ma sono fastidiosamente croccanti.
MANGIARE IN SRI LANKA: se avete letto una qualsiasi guida dello Sri Lanka o qualsiasi racconto di viaggio, avrete sentito commenti superentusiasmanti sul Rice and Curry.
Io l’ho odiato dal primo istante. Riso in bianco e ciotoline di cose imprecisate, che quando ti va bene sono le parti del pollo che non mangeresti mai e quando ti va male è la zucca spugnosa che non ho capito se va inghiottita intera, perché è immasticabile.
Ecco. Questo è quello che penso del rice and curry. E io di porcherie ne ho mangiate e ne mangio tante!
Comunque sia, provatelo. Fa parte dell’esperienza. Poi se non vi piace passate ad altro senza sentirvi troppo in colpa!
Ma adesso iniziamo senza ulteriori indugi con l’itinerario.
Atterrando a Colombo avete due opzioni:
- volare di giorno e passare quindi la prima notte a riposarvi a Negombo, nota località balneare (nota più per i servizi che per il mare)
- volare di notte e arrivare “freschi freschi” per cominciare di primo mattino le vostre avventure in Sri Lanka, come abbiamo fatto noi!
Per sapere come utilizzare al meglio le mappe in questo articolo trovate tutto quello che vi serve sapere per costruire e usare le mappe di My Maps.
Qualunque sia la vostra idea iniziale vi do un suggerimento: se il vostro tour parte dal nord e avete a disposizione un driver (quindi non vi spostate con i mezzi pubblici) non potete non fare la prima tappa a Yapahuwa.
Tappa 1: La Rock Fortress di Yapahuwa
A metà strada tra Colombo e Anuradhapura troverete la fortezza di roccia Yapahuwa, un posto stupendo e poco frequentato, dove fare subito i conti con le tecniche di costruzione cingalesi: in mezzo ad una sterminata pianura si ergerà un enorme sasso (scusate, ma di questo si tratta!) e proprio lì sopra, abbarbicato nel punto più alto, ci sarà quello che vi interessa vedere!
Scherzi a parte la vista dall’alto è davvero straordinaria e vale ogni gradino di quella ripida salita.

La scalinata che conduce alla fortezza di Yapahuwa
Prestate attenzione alle scimmie, potrebbero approfittare della vostra stanchezza per rubarvi qualcosa e, se potete, evitate le ore centrali della giornata perché lì sopra farà veramente caldo.
Tappa 2: Anuradhapura
Se siete partiti al mattino da Colombo ci arriverete per ora di pranzo e non vi basterà la mezza giornata che avete a disposizione per visitare tutta questa città che è stata per mille anni la capitale dello Sri Lanka. Fortunatamente i templi rimangono aperti anche dopo che il sole è sceso e potrete intrufolarvi con i fedeli in preghiera tra i grandi stupa bianchissimi.

I bianchi stupa di Anuradhapura
Il biglietto è costoso e giornaliero e vi regaleranno con l’ingresso anche un DVD che vi racconta le meraviglie dello Sri Lanka.
Ad Anuradhapura si trova tra le altre cose il Sri Maha Bodhi, un albero direttamente discendente da quello sotto a cui Siddhartha Gautama stava meditando, quando ottenne l’illuminazione e divenne il Buddha. Sono giusto un pochino fissata su queste cose!
Tappa 3: Mihintale
Dopo aver passato la notte in hotel e aver capito che la zona dei templi non riserva grandi attrattive notturne, vi sveglierete nuovamente freschi freschi e pronti per affrontare l’ennesima lunga salita verso Mihintale.
Mihintale è uno di quei posti che non visiterete se fate il tour in quattro giorni e poi ve ne scappate alle Maldive (buongustai!).
Un ragazzo del posto ci ha accompagnati, ed è stata la guida migliore che abbiamo avuto in tutto il viaggio.
Fidatevi dei ragazzi che trovate fuori da templi, nel nostro caso sono stati tutti più onesti di quelli che ci ha presentato il nostro driver!
La nostra guida non vedeva l’ora di trovare qualcuno che avesse la calma e il tempo di sentire raccontare le storie legate a questo posto e per vedere anche le grotte dove i monaci si ritirano a meditare (con i pipistrelli).

Scendendo dal punto più alto di Mihintale, in buona compagnia
Ve ne parlerò in un articolo a parte perché questo posto merita tantissimo spazio.
Vi premetto solo che è da qui che il Buddismo si è diffuso in Sri Lanka.
Avvertenze: come già anticipato all’inizio dell’articolo, gran parte del suolo di Mihintale è sacro, dovrete quindi camminare scalzi. I primi gradini potrete farli con le scarpe, poi preparatevi a una lunga camminata a piedi sulla terra rossa e meglio ancora su per la ripida roccia. Un’esperienza che non dimenticherete facilmente e probabilmente qualche monaco vi aiuterà nei momenti più difficili!
Non avrete bisogno di una pedicure per mesi, garantisco.
Tappa 4: Wilpattu national Park
Il Wilpattu è un parco nazionale molto particolare, con una giungla molto fitta e ampi spazi che si aprono improvvisamente in laghetti.

I laghetti di Wilpattu
Molto meno noto di Yala che si trova nel sud dello Sri Lanka e questo ha principalmente due conseguenze: una buona e una cattiva.
Quella buona è che ci troverete molta meno gente e gli animali di conseguenza sono meno stressati. Sono stata in Sri Lanka nell’agosto del 2015 e quell’anno a settembre Yala ha chiuso per permettere agli animali di “riposare”.
Quella cattiva è che gli animali sono anche meno abituati alle jeep e quindi un po’ più schivi.
Vedrete uccelli meravigliosi, bisonti d’acqua in grande quantità, strane tartarughe, elefanti, cervi, pavoni che dormono sugli alberi al sicuro e con tanta fortuna anche orsi e leopardi.
Il posto vale la visita! Anche questo ve lo racconterò in un articolo a parte, ma noi abbiamo visto tra le altre cose due leopardi e un orso e vi assicuro che non ci credeva nemmeno il bigliettaio all’ingresso!
Tappa 5: Aukana
Dopo un altra notte che avrete passato ad Anuradhapura è tempo di fare le valigie e spostarsi verso Aukana.
Il sito è piccolissimo e la statua è stata coperta con un’antiestetica copertura metallica, ma era necessario per proteggerla dalle intemperie.
E’ una statua a cui i cingalesi sono molto affezionati e potrete vederne molte copie in tutto lo Sri Lanka, una è presente anche a Colombo.
Tappa 6: Dambulla
Dambulla è composta dai famosi templi nelle grotte, ovviamente ben in alto sopra una roccia (alta circa 160m)!
Si comincia a salire di lato al tempio stile Las Vegas con il Buddha coloratissimo e dall’alto potrete già vedere la Sigiriya Rock.
I templi sono molto belli, ricchi di statue, dipinti e di atmosfera. Forse un po’ troppo frequentati ma è il prezzo da pagare.

Una delle grotte di Dambulla
Ci sono circa 80 caverne, ma le più importanti sono 5.
Con un po’ di fortuna potrete assistere ad una cerimonia induista nella prima caverna, che non è sempre aperta. Noi abbiamo visto bramino in trance arrivare a prendere fuoco e le donne correre a spegnerlo… sono cose che non si dimenticano facilmente!
Tappa 7: Sigiriya Rock
Se per caso vi eravate messi comodi e magari anche vestiti carini, vi conviene tornare subito all’abbigliamento da battaglia: la salita alla Sigiriya rock non perdona!
Consiglio scarpe e vestiti comodi e di viaggiaee leggeri e sempre non nelle ore più calde della giornata, quelle le potete passare in piscina fronte Sigiriya Rock, al fresco.
La visita durerà mezza giornata, considerando sia la salita che il tempo che passerete in cima ad ammirare lo splendido panorama.
Si tratta di un sito archeologico, non di un tempio, quindi una volta tanto potete vestirvi come preferite e tenere addosso le scarpe.
Anche in questo caso si tratta di un enorme sasso alto 370m nel bel mezzo di una grandissima pianura. Il sasso ha sommità piatta e qui troverete i resti del Palazzo Maggiore, oltre alla terrazza intermedia che ospita la Porta dei Leoni, di cui però rimane solo la base.

La sommità della roccia di Sigiriya
In tutta la salita state attenti a non produrre rumori forti. Il perché ve lo spiego in questo articolo sugli usi e costumi più strani che ho trovato in Asia.
Tappa 7 Bis: Pidurangala Rock
Se non siete ancora stanchi di salite e discese, potete salire sulla Pidurangala Rock, da cui potete ammirare oltre al panorama circostante, anche la Sigiriya Rock. Questa roccia è poco frequentata e la salita è un po’ più complicata rispetto a quella di Sigiriya. Io non ci sono stata nonostante fosse in programma ma se vi sentite in forze provateci!
Tappa 8: Polonnarruwa
Visitare il sito di Polonnarruwa richiede una giornata.
E’ veramente molto ampio, quindi potete spostarvi in macchina da un luogo all’altro oppure affittare delle biciclette che poi lascerete alla fine del tour e verranno recuperate.
Il sito è composto da diverse zone, moltissimi monumenti, statue, templi e sculture, di diversi periodi che fanno capo a diverse dinastie reali. Si trova vicino ad un enorme lago artificiale che vi offrirà dei bellissimi scorci.
Prestate attenzione all’abbigliamento (i templi sono ancora suolo sacro) e preparatevi a scottarvi i piedi sulle pietre infuocate!
Tappa 9: Minneriya National Park

Famiglia di elefanti a Minneriya
Cercate di arrecare minore disturbo possibile rimanendo fuori dalle loro traiettorie e rimarrete incantati nel vedere i giochi di questi pachidermi in libertà.
Tappa 10: Trincomalee
Tappa 11: Girihaduseya
Tappa 12: Nilaveli

La spiaggia di Nilaveli
Potete rilassarvi oppure fare una delle tante attività possibili:
- svegliarvi all’alba e andare in barca a vedere i delfini (garantiti ogni mattina). Nella stagione giusta (non agosto) avvisterete anche le balene.
- andare a Pigeon Island a fare snorkeling sulla barriera corallina
- fare yoga in uno dei centri in spiaggia
Ciao!
Sto cercando di organizzare un itinerario per agosto 2018 in Sri Lanka e il tuo articolo è fatto molto bene 🙂 volevo capire una cosa però, tutti i trasferimenti (in giornata per le gite) ed i trasporti (quelli più lunghi) li hai organizzati direttamente dall’Italia? il driver come l’hai trovato? è stato sempre lo stesso?
grazie mille!
Sara
Ciao Sara! Io ho utilizzato sempre lo stesso driver, gli spostamenti non sono molto lunghi e mentre siamo stati al mare lui se ne è tornato a casa dalla famiglia qualche giorno. Vorrei potertelo consigliare ma come persona non mi sono trovata molto bene…
Sul forum di tripadvisor sezione Sri Lanka puoi trovare diversi riferimenti di driver e di persone che hanno viaggiato con loro.
In pratica io ho preparato l’itinerario e l’ho girato al driver prima di partire (anche se in realtà non credo l’abbia guardato!) quindi avevo già deciso tutto dall’Italia. Se viaggi in agosto ti conviene avere già le prenotazioni perché così sei sicuro di trovare posto in hotel con un buon rapporto qualità prezzo.
Spero di esserti stata utile!
ciao,
Anna
Ciao Anna,
sono in partenza anch’io per lo sri lanka e sto un pò organizzando l’itinerario..
ho pochi giorni, quindi riuscirò a fare solo un parco, consigli Wilpattu o Minneriya?
PS: non avrò il driver, ma mi sposterò con i mezzi pubblici.
grazie mille!!
alice
Ciao Alice,
Sono due parchi estremamente diversi… a Wilpattu vedrai ambientazioni diverse: giungla, laghetti, spazi aperti e con un po’ di fortuna e molta soddisfazione molti animali diversi.
Minneriya invece è meno vario: c’è un’unica ambientazione stupenda lungo i laghi in cui ci si può posizionare in punti diversi. Non vedrai molti animali ma tantissimi elefanti, intere famiglie che si spostano per andare a bere.
Puoi vedere come interagiscono i cuccioli, come si rotolano nel fango e giocano… non ci si annoia di certo!
Mettiamola così: Minneriya è una garanzia, Wilpattu una scommessa!
Dipende da quanto ti senti fortunata! Potrebbe essere una buona discriminante considerare i mezzi pubblici… non so se e come sono raggiungibili senza usare la macchina, io mi sono spostata con il driver e ti dirò che a Wilpattu è voluto entrare anche lui e ha avvistato un sacco di animali prima ancora della guida!
Spero di esserti stata utile,
Ciao,
Anna
Ciao Alice.
Ho letto con attenzione il tuo racconto. mi è stato di aiuto per programmare il mio viaggio.Partiamo il 10 settembre e torniamo il 4 ottobre.In questo periodo i parchi sono visitabili? il nostro tour ricalca abbastanza il tuo,ma con alcune varianti. utilizzeremo però prevalentemente i mezzi pubblici e solo raramente auto.
Ciao Carlo
Ciao Carlo,
mi fa piacere che ti sia stato utile l’articolo!
Per quanto riguarda i parchi so che dovrebbe essere chiuso Yala per tutto settembre come è stato negli ultimi anni, ma sembra che quest’anno una piccola parte del parco rimarrà disponibile per i visitatori. Le mie informazioni vengono dai Forum sul web, ti consiglio di contattare direttamente i parchi in modo da avere informazioni più sicure, altrimenti rischi di perdere molto tempo per raggiungerli con i mezzi pubblici e poi non poter entrare.
Intanto ti auguro buon viaggio!
Ciao!! molto interessante questo tour, avrei qualche domanda : quanti giorni siete stati? Ogni quanto cambiavate il pernottamento? Grazie!!!
Ciao Greta,
abbiamo cambiato pernottamento ogni notte, a parte due notti a Candy perché abbiamo approfittato per vedere per due sere Esala Perahera e Nuwara Eliya in giornata. Al mare invece ci siamo fermati diversi giorni, qui si può allungare a piacere la permanenza!
Ciao,
Anna