A Kandy, dal tempio del dente di Buddha parte ogni agosto la parata dell’Esala Perahera
Come per il Borobudur anche per questo viaggio si è trattato di un innamoramento a prima vista! Galeotto fu sempre un libro sui viaggi in Asia e quelle due pagine dedicate alla festa buddista più importante dell’anno in Sri Lanka: l’Esala Perahera. Tutto quello che è venuto dopo è stato costruito per essere proprio li in quei giorni, per assistere dal vivo ad uno degli eventi più attesi dell’anno da tutto il popolo singalese.
Apri un libro e scegli la meta del tuo prossimo viaggio.
Fidati del tuo istinto.
Se vuoi rimanere aggiornato su tutte le novità e i nuovi articoli seguimi su Facebook!
Quando si svolge l’Esala Perahera
L’Esala Perahera dura 10 notti durante il plenilunio del mese di Esala che cade tra luglio e agosto nel nostro calendario. Per qualche informazione in più e per le date del 2017 ecco un buon sito con tutte le informazioni sulla Perahera.
Dove si svolge l’Esala Perahera
Viene celebrata a Kandy, città del centro dello Sri Lanka, morbidamente adagiata vicino ad un lago artificiale in una zona collinare che le garantisce un clima con temperature più tollerabili in agosto rispetto al triangolo culturale.
E’ una delle tante capitali che nell’agitata storia dello Sri Lanka si sono susseguite ma sopra a tutte ha la particolarità di custodire un dente di Buddha, la cui rocambolesca storia lo vede finire in Sri Lanka dopo essere stato trasportato qui dall’India tra i capelli di una principessa in fuga.

Kandy, Sri Lanka. Un enorme Buddha protegge serenamente la vallata.
Proprio dal Tempio del Sacro Dente di Buddha, che custodisce la reliquia, parte ogni sera la processione dell’Esala Perahera, tra danzatori, giocolieri, musicisti ed elefanti riccamente adornati. Visitare il tempio è sempre un momento suggestivo, ma nel periodo della Perahera, data la grandissima affluenza di tutto il popolo singalese verso la città di Kandy, diventa un’esperienza ancora più mistica, tra il fervore delle preghiere dei tantissimi pellegrini vestiti di bianco e la preparazione per la sera.
Gli elefanti vengono nutriti e lavati per tutta la giornata, le loro vesti poste in un’apposita area del tempio dove vengono purificate.

Elefanti in attesa presso il Tempio del Dente di Buddha, Kandy, Sri Lanka
Le strade brulicano di persone che prendono posto già dal primo pomeriggio dietro le transenne. E di venditori ambulanti di cibo, teli, tamburelli e altri giochi rumorosi per i bambini.

Le vie di Kandy, in attesa dell’Esala Perahera
L’euforia si respira ovunque, il caos totale in cui ricade la città è evidente e spostarsi diventa quasi impossibile.
Ma la gioia.
I sorrisi.
La felicità di chi non ha soldi per pagarsi un posto a sedere, ma può permettersi il telo colorato su cui far sedere tutta la famiglia e qualche rumorosa girandola con cui accogliere la processione.
E’ casino cosmico a Kandy durante la Perahera.
Non c’è niente di più bello che sentirsi parte di un luogo in questo modo, così tanto coinvolti e frastornati, teste come altre tra la folla di un mondo così lontano dal tuo.
E non mi bastano le parole per descrivere l’attesa, le aspettative, l’emozione.
Come partecipare all’Esala Perahera
Ci sono due modi di vivere l’Esala Perahera: uno costoso, da turista, acquistando un posto a sedere nelle vie in cui è previsto il passaggio della processione, anche in posizione sopraelevata, e uno gratuito, a bordo strada, tra la gente.
Personalmente li ho provati entrambe e per ogni uno ci sono pro e contro.
Acquistare un posto a sedere per Esala Perahera
Avendo due sere a disposizione decidiamo per la prima sera di acquistare due posti a sedere e veniamo indirizzati verso una struttura che ha ancora posti liberi.. un negozio di water! Non di acqua, ma di water, vasi sanitari, quelli che si mettono in bagno.
Il proprietario ha ricavato nella fatiscente struttura dei posti sul piano stradale (tutti già occupati), dei posti nel magazzino al piano superiore (qualcuno di libero in seconda fila) e dei posti in soffitta (quasi tutti liberi). Sentendo quanto oscillano le tavole che fanno da pavimento della soffitta optiamo per la seconda fila al primo piano, nessuna foto si salverà dalle mani e dalle teste della prima fila, ma la sicurezza ha un prezzo.
Ci fermiamo poi a considerare che se crolla la soffitta crollerà sul primo piano, ma queste sono piccolezze nonrovinarmilaseratachesiamovenutifinoaquiapposta (così tutta d’un fiato).

Poltronissima nel negozio di water per Esala Perahera
Quanto abbiamo pagato? Circa 100€ in due (8000LKR a testa). Probabilmente potevamo acquistare anche l’intero negozio con questa cifra. Ma i biglietti sono stampati e originali e il prezzo è imposto, quindi non ci si scappa.
A parte quando il nostro driver tenta di fare la cresta anche su questo, ma il tentativo fallisce perché paghiamo direttamente al bagarino. Si possono acquistare i posti anche on-line, vi verranno proposte una decina di location, in realtà sul posto ne troverete centinaia, non vale la pena di prenotare da casa a meno che non sia la sfilata conclusiva.
Di positivo c’è che siamo seduti abbastanza comodamente, abbiamo il bagno al piano (ci mancherebbe! È un negozio di water!) e Pizza Hut consegna a domicilio! In effetti la questione cibo ci era un po’ sfuggita di mano.. avvicinarsi ai ristoranti è quasi impossibile, e negozi di alimentari.. be, lasciamo stare. Riceviamo la nostra consegna in circa mezzora, giusto prima che la strada venga chiusa completamente al passaggio dei pedoni e ci godiamo la nostra cena inaspettata.
Inganniamo il tempo guardando le strutture in legno che su tutti i palazzi sorreggono spericolati spettatori.

Strutture improvvisate per ospitare gli spettatori dell’Esala Perahera
Dopo un po’ di tempo la processione parte dal tempio, sentiamo in lontananza gli schiocchi delle fruste dei ballerini che aprono il corteo, il buio avanza e musica e luci cominciano a riempire questa notte lunghissima. Passa quasi un’ora prima che il corteo arrivi davanti a noi, ogni Perahera ha un percorso diverso che si snoda tra le vie della città.
L’Esala Perahera infatti è composta da cinque diverse Perahera, noi abbiamo visto la Randoli Perahera, cioè la processione dei palanchini, una delle più belle. Ma non c’è pericolo di sbagliare strada e non vedere la processione. Fidatevi, non si può sbagliare!
Quando finalmente arrivano i primi gruppi la strada si riempie di musica e di colori, centinaia di ballerini e musicisti, tutti in abito tradizionale, ognuno balla sul suo ritmo, ognuno fa il suo spettacolo.
Giocolieri con i piatti o con il fuoco si alternano a guerrieri che simulano battaglie. Un susseguirsi continuo di personaggi sempre nuovi inframezzati da enormi elefanti bardati con ricchi tessuti e alcuni anche con luci. (Lasciamo perdere i discorsi animalisti per una sera, si tratta di una tradizione molto antica siamo molto lontani dai circhi o da altre situazioni presenti in Sri Lanka o in Thailandia, che si spacciano per “orfanotrofi” degli elefanti, ma somigliano più a lager. )

Giovanissimi giocolieri con il fuoco alla Esala Perahera.

Esala Perahera, Kandy
L’intensità con cui le persone partecipano è bellissima, i bambini sono estasiati e le grida e i rumori vengono sostituiti dal religioso silenzio quando a sfilare è il grande elefante che trasporta il contenitore del dente di Buddha.

Tutti si alzano in piedi e uniscono le mani in preghiera quando sfila il dente di Buddha

Esala Perahera
Il tutto dura qualche ora, non saprei dire quanto perché non ho mai guardato l’orologio, era l’ultimo dei miei pensieri.
Esala Perahera senza acquistare il posto a sedere
Il giorno successivo decidiamo di andare di nuovo a vedere la Perahera, ma questa volta tra la gente, senza vincoli di orario o di posto. Dapprima ci avviciniamo da dietro il tempio perché il nostro driver ci lascia giù lì.
Soffoco un’imprecazione.
Non lo sapeva o lo ha fatto apposta ma da questo lato, che costeggia il lago, la strada è chiusa e in pratica non si può arrivare in città. Dopo un’oretta di spintoni e pestoni, pur sempre allietata dalla preparazione della festa che avviene appena al di là dell’inferriata che ci distrae un po’, riusciamo a tornare indietro a piedi. Praticamente circumnavighiamo tutto il lago per trovare una strada ancora aperta e un tuc tuc disposto a sfidare i sistemi di sicurezza per avvicinarci al percorso della Perahera.
Solo adesso apprezziamo l’enorme sforzo che la città di Kandy fa per mettere in sicurezza la Perahera. Tutte le strade che accedono al centro sono chiuse al transito dei veicoli e vi sono vari livelli di sbarramento, tra cui un sistema di blocco che utilizza autobus parcheggiati di traverso nelle principali arterie delle città, per impedire a qualsiasi mezzo di poter penetrare nel corteo.
L’esercito è ovunque, e ovunque ci sono cani antiesplosivo che cercano ordigni. Nel 1998 c’è stato un attentato al tempio da parte di un separatista Tamil e da allora l’allerta è massima.
Due sono le cose che mi sono rimaste impresse dei controlli di sicurezza: i cani e il rapporto tra esercito e popolazione.
Perché i cani? Perché i cani antiesplosivo che ho visto quella sera (ed erano tanti!) erano tra le più sgraziate, ciccione e sproporzionate creature che abbia mai visto attaccate ad un guinzaglio! Questo mi ha fatto pensare che non importa che tu abbia le zampe corte, la pancia gonfissima, la coda spezzata o uno sguardo poco sveglio: tutti i cani possono diventare piccoli eroi se posseggono un buon fiuto piuttosto che una silhouette elegante o un buon pedigree! In Sri Lanka tutti hanno una possibilità. Qui mi siete proprio piaciuti!
Il rapporto tra esercito e popolazione? Ce ne siamo accorti dopo aver scelto un posto dove fermarci. L’infinita pazienza con cui anche i graduati dell’esercito accompagnavano famiglie e bambini a mettersi in posti liberi anche molto lontani che gli venivano segnalati via radio. Queste figure austere che nascondevano il sorriso ai ringraziamenti dei bambini quando li lasciavano passare oltre la transenna per sedersi a terra nei punti più sicuri. Erano all’assoluto servizio della popolazione. Non so.. non ho mai avuto questa sensazione da un’altra parte. C’era completa sintonia tra le persone, in divisa e non.

Fotografata a tradimento mentre fotografo la parata!
Ma torniamo a noi: abbarbicati ad una transenna in piedi, dopo aver cercato di procurarci del cibo ed esserci resi conto che alle 19.00 tutti i ristoranti e i locali della via avevano chiuso. Rassegnati a grattare il fondo di una scatola di snack fortuitamente abbandonata nello zaino. La gente continua ad arrivare e siamo sempre più pigiati, ma poi lo spettacolo inizia, e da qui è tutta un’altra storia.
Adesso si che siamo parte della festa, un tutt’uno con i fedeli che sono venuti da lontano per vedere il corteo.

Esala Perahera, Kandy.
Da qui tutto è più grande, più intenso, e anche se siamo più lontani perché siamo arrivati tardi e non ci siamo impegnati molto nella ricerca del posto, la visuale è migliore e le sensazioni più forti.
Il bilancio finale è che mi è piaciuto molto di più viverla dalla strada, a contatto con la gente, con tutte le scomodità del caso. Così come dovrebbe essere.
L’aver disegnato tutto il viaggio per essere lì in quel momento è stata una buona idea.
Era proprio lì che dovevo trovarmi.
Se vuoi rimanere aggiornato su tutte le novità e i nuovi articoli seguimi su Facebook!
Mentre cercavo se fine aprile va bene per lo sri lanka (quale zona poi ancora non so) e qualcosa sulla “festa degli elefanti” (me ne parlò un tedescone al maha kumbh mela e mi affascinò), ho trovato il tuo articolo e mi complimento tantissimo per come scrivi e trasmetti l’impeto!
Io impiego moltissima fatica nel provare a farlo e mi richiede così tanto tempo che non lo fo da oltre 2 anni. Vedremo.
Brava ancora, Buona Fortuna per tutto…
Er Murena
Wow! Grazie! Sembra impossibile ma quando ci si trova un po’ giù di morale arriva sempre la parola giusta che ti riporta su!
Per la festa degli elefanti non ti posso aiutare, ma aprile è stagione buona anche per l’Adam’s Peak, anzi, è proprio il picco della stagione dei pellegrinaggi.
Non ci sono stata perché in agosto è sconsigliato ma ne avevo parlato in questo articolo.
Grazie mille!